Catena del freddo

REFRIGERAZIONE, ACCORDO ATP, CAMION FRIGORIFERI, CATENA DEL FREDDO

Catena del freddo

L'espressione catena del freddo indica il mantenimento dei prodotti, freschi e surgelati, ad una temperatura costante (comunque inferiore rispettivamente ai +5° ai -18 °C) lungo tutto il percorso dalla produzione alla vendita.

Ridurre l'intensità degli shock termici vuol dire difendere e preservare la qualità degli alimenti. La catena del freddo inizia dal produttore che deve assicurare la giusta temperatura di conservazione dei prodotti nella fase di produzione e trasporto, passa attraverso la fase di stoccaggio in piattaforme refrigerate, arriva nei magazzini di vendita e prosegue fino ai congelatori e frigoriferi dei clienti finali.

Accordo Internazionale sul Trasporto delle Merci Deperibili

Attualmente, l’Accordo Internazionale sul Trasporto delle Merci Deperibili (accordo ATP) indica le seguenti temperature massime per il trasporto:

  • +7°C per le carni;
  • +6°C per i prodotti a base di carne e per il burro;
  • +4°C per il pollame;
  • +4°C il latte e i prodotti lattiero caseari;
  • +2°C per il pesce.

Questi valori sono comunque validi per tutte le altre fasi della catena del freddo.

Attualmente le norme da osservare per il mantenimento della catena del freddo sono stabilite dal D. Lgs. 110 del 27 gennaio 1992 a cui i produttori, i distributori e i venditori di alimenti refrigerati e congelati devono attenersi.

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