FASE 2- LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI AREAZIONE
CI VUOLE CHIAREZZA E TANTO BUONSENSO
11 maggio 2020
Siamo ufficialmente entrati nella fase della riapertura di fabbriche, aziende e uffici, le attività commerciali, turistiche e di ristorazione si preparano invece a garantire la sicurezza di personale e clientela.
Nelle ultime settimane siamo stati letteralmente travolti dalle richieste, che fare con i propri impianti di climatizzazione? Complice anche un ordinanza della regione Toscana la nr.38 (poi sostituita dalla nr.48) e il rapporto covid19 nr.5/2020 dell’ISS, si è scatenata la corsa a “sanificare” i propri impianti.
Cerchiamo di fare chiarezza, e lo facciamo soprattutto per i nostri clienti e per i tanti amici che gestiscono in questo difficile momento attività commerciali, alberghiere o di ristorazione.
Ci sentiamo di consigliare a tutti di non farsi prendere dal panico e consultare sempre le prescrizioni del governo e della regione di appartenenza, tutte le disposizioni fanno riferimento ai rapporti dell’ISS, consultateli!
Non esiste ad oggi nessun tipo di trattamento sanificante degli ambienti che li renda “Covid-free” quindi non fidatevi di chi vi dice che vi dichiarerà questo. I rapporti raccomandano di sanificare le superfici con iperclorito di sodio (varechina) allo 0,1% o alcol etilico al 70%, quindi spruzzare il prodotto sulla superficie e pulire con un panno. Mai si parla di obbligo di trattare gli ambienti con trattamenti sanificanti (poi si può fare ma non è richiesto, ne garantisce l’immunità dal virus).
Per il trattamento degli impianti di climatizzazione viene invece raccomandato il controllo dei parametri microclimatici e la pulizia di griglie, filtri e batterie (ossia una manutenzione), viene poi prescritto di non far funzionare gli impianti con ricircolo d’aria, per ovviare a ciò o si hanno impianti che possono lavorare con sola aria esterna (non ce ne sono molti), o si hanno impianti di ventilazione meccanica (la quale deve essere garantita 24 ore su 24, 7 giorni su 7), o si deve necessariamente garantire il ricambio aprendo porte e finestre (su certe soluzioni non siamo d’accordo ma non è questa la sede per affrontare l’argomento), se il ricambio non è possibile gli impianti devono essere spenti! Se questi impianti non possono essere spenti (e qua c’è una lacuna, perché non è spiegato quale sia la discriminante per lasciare in funzione gli impianti) si deve pulire i filtri almeno una volta a settimana (si raccomanda la pulizia settimanale dei filtri in ogni caso!)
La pulizia dei filtri dev’essere registrata su un registro, ma qualsiasi commerciante può farlo anche in completa autonomia.
Restano tante lacune che con #Assofrigoristi stiamo cercando di chiarire, come ad esempio la riduzione del rischio nelle celle frigo o chiarire quando gli impianti vanno fermati.
Siamo stati un po’ lunghi, ma ci sembrava giusto tutelare le tasche già provate di tante aziende. Fate la manutenzione periodica degli impianti, affidatevi ad aziende certificate per queste operazioni e informatevi sempre prima di credere a chi vi dice che con una spruzzata in ambiente vi sanifica tutto compreso gli impianti!
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